Vi chiederete cosa c'entrano le api con la meccanica. Nulla per il tipo di lavoro, ma conoscerle ed imitarle ci da il modo di imparare da loro come si dovrebbe lavorare assieme per arrivare ad un prodotto di buona qualità che dia anche soddisfazione non solo alla fine della realizzazione, ma sopratutto durante tutto il processo produttivo. Ad Ottobre del 2015 con mia moglie comincia un interesse verso questi animali con lo scopo da parte nostra di dare un semplice contributo alla natura per il lavoro intenso che questi minuscoli animali fanno durante la loro brevissima vita. Così inizia questo viaggio con una valanga di informazioni a riguardo per capire come ottenere delle api, la loro casetta e tutto il necessario per accudirle e allevarle. Qui vorrei fare una breve parentesi per puntualizzare un concetto semplice, che per ignoranza collettiva causata dalla scarsa informazione e dalla deviazione che talvolta abbiamo anche dai soli cartoni animati (poco veritieri), di solito ognuno di noi ha su questi animali. In molti (anch'io all'inizio) pensano che si prende una casetta, si comprano le api e le si mette dentro e dopo poco tempo il miele è bell'e pronto li alla nostra portata, senza fatica, ne troppo impegno o problemi. Ecco, è importante capire che queste tre righe sottolineate sono assolutamente false e chiunque pensa che basti aspettare il loro lavoro finirà subito con l'essere deluso. Fatta questa premessa avrete capito che questo tipo di hobby o passione o come volete chiamarla, comporta un impegno notevole sia dal punto di vista economico e sia dal punto di vista di tempo e di studio; ma cominciamo assieme il viaggio finora fatto da mia moglie ed io. L'informazione sul loro mondo è appunta cominciata ad ottobre del 2015 ed è tutt'ora in corso. Diciamo che ci sono delle informazioni di base per sapere come comportarsi con loro, ma queste non sono delle regole precise in tutto per tutto, ma necessitano della nostra intelligenza per saperle interpretare e gestire di caso in caso. Ho deciso di separare in un'altra pagina le nozioni sulla loro vita e di mettere qui solo l'esperienza da noi vissuta in modo che chi legge possa non essere appesantito troppo nel caso di interesse iniziale. Quindi decidiamo di partire con questo hobby e parlando con un apicoltore della zona, arriviamo alla sua generosissima offerta con la quale ci offre gratuitamente il primo nucleo di api. Si tratta in sostanza di avere circa 8000-10000 api da mettere da qualche parte. Bene pensiamo noi, le api le abbiamo anche trovate, ora ci dobbiamo procurare l'attrezzatura necessaria sia per tenerle che per visitarle. Prima però dobbiamo valutare altri tre aspetti importanti: la posizione idonea della casetta e la disponibilità di alimentazione naturale per le api (in sostanza che intorno a voi ci siano molte piante con fiore possibilmente in tutte le stagioni e che i veleni siano possibilmente tendenti a zero) e altra cosa importante la denuncia all'ASL territoriale per avere approvazione da parte loro. Ora qui non c'è da spaventarsi perchè non si tratta ne di spendere e ne di subire chissà quale interrogatorio, viene semplicemente una veterinaria a casa vostra che vorrà vedere la zona in cui vorrete mettere la o le casette e vorrà sapere quante casette pensate di arrivare a mettere nella zona. In pochi minuti vi darà qualche suggerimento e l'approvazione o meno con un foglio di carta sul quale avrete un numero da posizionare sulla prima casetta. Questo numero è solo un vostro riferimento all'ASL a scopo di censimento, in modo che possano contattarvi in caso di malattie importanti per le quali è bene di tutti intervenire in modo tempestivo (vedi ad esempio l'aviaria per la galline per chi tiene un pollaio). A questo punto la cosa che rimane da fare è l'ordine del materiale: casetta completa di : nido e telai da nido con fogli cerei da nido; melario con telai e fogli cerei da melario; copri favo; tetto; escludi regina; fondo mobile antivarroa; griglia di chiusura per nomadismo o trasporto in generale; nutritore; vassoio antivarroa; 2 diaframmi. E con questo abbiamo completato il necessario per il loro comfort. Ora passiamo al necessario per noi per poterci avvicinare a loro ed esplorare il loro mondo e osservarle mentre lavorano in modo instancabile. Per noi: tuta da apistica; stivali in gomma; guanti in gomma da apistica;leva;supporto telai; spazzola per api; affumicatore; accendino; materiale per affumicatore; carica batterie per moto per i fogli cerei; smielatore; maturatore; forchetta disopercolatrice; filtri; vasetti per miele con tappi; Come vedete di materiale ce n'è e i primi soldi prendono il volo, ma non ce ne occupiamo perchè per ogni hobby che si voglia fare .... ne trovate uno gratis? E poi qui lo facciamo per la natura .... e quindi per noi! Il materiale arriva nel nostro garage, cominciamo a rivalutare la posizione idonea della casetta per le api ed arriviamo presto alla decisione definitiva. Ora l'ansia di averle comincia a salire come quando da bambini si aspettano i regali di natale. Siamo oramai a gennaio 2016 e sappiamo gia che la famigli non arriverà prima di marzo. Purtroppo l'anno 2016 è stato massacrante dal punto di vista meteo (lo dico con il senno di poi) e l'attesa per la nostra prima famiglia di api è durata fino ai primi di Maggio 2016, ma adesso ci siamo, è arrivata la telefonata che ci chiede di andare a prendere la nostra casetta che avevamo lasciato dall'apicoltore che ci ha gentilmente regalato il nucleo; così alle 20:00 sull'imbrunire, siamo a casa sua con la nostra auto andiamo nel suo apiario e mettiamo la griglia di chiusura sul davanti dell'arnia, la carichiamo in auto (lato passeggero) e con guida dolce torno a casa nostra dove andremo a posizionarla privandola della griglia messa prima . Solo adesso che ci ripenso, mi accorgo del notevole rischio che mi sono addossato durante il trasporto credendo che le api non potessero uscire con la griglia posizionata, perchè in realtà la parte sotto la casetta è completamente aperta e in caso di incidente o di una buca eccessiva, sarebbero anche potute uscire in massa e farmi la festa, ma è andato tutto bene per cui non ci pensiamo. I primi 3 giorni li lasciamo a disposizione delle api per riprendersi dal cambiamento di zona (hanno un vero e proprio gps in corpo), sono spaesate, escono ed entrano nella casetta, fanno dei brevi giri in cerchio, ma ben presto il loro gps riprende il segnale ed ecco che gia dal quarto giorno si vedono le prime andare in volo lontano. Prima visita: come dei bambini che devono scartare il loro regalo siamo ansiosi di andare a vedere questa famiglia nuova e provare questa nuova sensazione. Prendiamo tutto il necessario: siamo vestiti di tutto punto protetti come se andassimo sulla luna, i movimenti sono goffi e io mi sento a disagio in questa uniforme larghissima. Abbiamo acceso l'affumicatore, preso la leva, la spazzola e camminiamo come se andassimo in guerra, da quel che abbiamo letto ci dobbiamo aspettare una sorta di aggressione feroce punture da tutte le parti e lo spavento da film horror. Ci siamo, ci guardiamo per intenderci di essere entrambi pronti all'evento ed essendo io l'uomo alzo il tetto e lo poso a terra, quindi provo con le mani a sollevare il coprifavo ma neanche fosse saldato non riesco a toglierlo, così passo alla leva comprata apposta per questo tipo di problemi e in breve sento uno stacco che mi fa capire di aver risolto il problema. Siamo pronti a togliere il coprifavo e mia moglie con l'affumicatore, un cenno di assenso e via .... davanti a noi si vedono poco più di qualche decina di api, tutte intente a farsi gli affari loro, niente aggressione, niente film horror. Per cui carichi di coraggio posiamo l'affumicatore senza averlo usato e passiamo alla fase di sollevamento dei telai da nido che per il momento sono solo 5 su 10 totali. Togliamo per cominciare il diaframma e manco a dirlo anche questo sembra saldato al legno, pazienza, usiamo sempre la leva e con poca fatica viene via. Passiamo quindi al primo telaio. Con estrema semplicità lo solleviamo senza alcun problema a parte la famosa saldatura che sarà nostra avversa per sempre quindi cercherò di non ripetermi. Una volta sollevato cerchiamo subito di ricordare tutte le cose che vanno controllate durante una visita e manco a dirlo la metà gia ce le siamo dimenticate, così le uniche cose che in 2 ricordiamo è quella di cercare la regina che sembra sia una impresa trovarla e di controllare le uova e le larve. Primo sguardo mio, la regina non c'è le uova non ci sono, le larve nemmeno, il telaio è praticamente nero o marrone scuro e tutto chiuso in qualche modo e adesso che guardo per bene non riesco nemmeno a capire se ci sia miele o altro .... mi sento ignorante al 100% e la carica di stima che ho comincia a calare. Passo il telaio a mia moglie che allo stesso modo lo controlla e mi chiede cosa ho capito e il mio sguardo dice tutto. Lo mettiamo da una parte e decidiamo di passare al prossimo: il numero 2. Ecco che come prima vedo le api che ci bazzicano sopra, cerco la regina ma non la vedo, qui almeno comincio a vedere delle larve e poi ci sono ancora le celle chiuse, stavolta di chiare nella parte alta e di meno chiare nella parte centrale e tutt'attorno. Cerco di ripassare nella mia testa quello che ho studiato ... ma sembra esserci il vuoto totale, sul monitor del mio pc era tutto chiaro e semplice, ma ora non ci capisco più nulla e così passo anche questo telaio a mia moglie e aspetto il suo verdetto, ma anche per lei stesso buio. Ora mi chiede come era messo il telaio quando l'ho sollevato e io onestamente manco lo ricordo ma so di aver letto che in qualche modo la cosa è importante; orami è fatta mettiamolo giu a caso. Proseguiamo anche con gli altri 3 telai e finalmente troviamo la regina così decidiamo di chiudere e di ritenerci soddisfatti della visita che a dir bene è durata gia 60 minuti che sono passati come niente. Quindi rimessi a caso dentro i telai, passiamo al posizionare il coprifavo ma ci accorgiamo solo adesso che le api sono estremamente agitate e molte di loro sono in volo sopra la nostra testa, in sostanza le abbiamo fatte arrabbiare e parecchio. Molte api sono pure riversate su tutta l'arnia (la casetta) e quindi se depositassimo il coprifavo in questo momento le uccideremmo di sicuro, per cui prendiamo il fumo e con qualche sbuffata è meraviglioso vedere come velocemente in massa rientrano verso il fondo della casa liberando gli estremi; affascinati dalla cosa ci perdiamo in esclamazioni tra umani e così tanto veloci erano discese e tanto veloci le vediamo risalire e rioccupare tutti i bordi dell'arnia, adesso il fumo non ha più molto effetto e così provo in modo alquanto maldestro a riposizionare il coprifavo e poi il tetto. Perfetto, è andato tutto bene ... o così almeno pensavo, solo alla visita successiva mi renderò conto di averne uccise almeno una ventina e la cosa di sicuro non mi ha reso fiero. Andando verso casa comincia un dibattito su ciò che abbiamo visto e sul nostro comportamento, sul fatto di aver sbagliato parecchie cose e di non averne controllate non so quante, però una cosa è certa, non fanno così paura come ci era stato detto e non è così difficile occuparsene .... illusi! Discutiamo anche sul tempo di visita: un'ora per un'arnia è davvero troppo senza contare che la maggior parte delle cose nemmeno le abbiamo controllate, per cui ci fissiamo come obbiettivo di ristudiare il tutto e di impegnarci di più sia per capire cosa fare e sia il come fare, anche per ridurre il tempo di visita che un domani ci impedirebbe di averne altre di casette. Passa una settimana ed ecco che partiamo alla volta di una seconda visita ... Questa volta ci siamo promessi alcuni miglioramenti e così è. Il primo telaio di colore molto scuro siamo abbastanza sicuri che si tratta di miele (il realtà più probabile melata), così vedendo assenza di covata in questo, passiamo in modo decisivo agli altri telai cercando di guardare meglio uova e larve e la posizione che entrambe hanno all'interno delle celle esagonali. Controlliamo anche la forma delle ali e la loro posizione sul corpo delle api. Bene, questa visita procede meglio e siamo più preparati, ora cominciamo a anche a vedere la differenza tra la covata e il miele, questa volta notiamo pure il polline deposto. La regina ha il suo bel lavoro nel passare tra una cella e l'altra, ci chiediamo se serva veramente marcarla, in effetti la si vede benissimo tra le api e non ce modo di sbagliare per cui riteniamo che il farlo sia cosa inutile (novellini!). Alla fine rimettiamo tutto a posto, colpetti di fumo e chiudiamo con fare esperto. Questa volta abbiamo migliorato di molto, diciamo che è passata l'ansia da prestazione. Allontanandoci per svestirci commentiamo la visita e gli eventuali errori o le migliorie per le prossime visite, abbiamo solo dimenticato di controllare il fondo della rete per vedere se è pulito o meno. Adesso siamo a fine maggio, purtroppo le piogge sono praticamente incessanti in questo 2016 e non capiamo ancora se e quando dovremmo inserire un nuovo foglio cereo per l'allargamento della famiglia che deve crescere e svilupparsi nell'arco dell'anno. Il segnale dovrebbe essere costruzioni di cera bianca anomala, ma altri libri dicono che aspettare questi segnali è troppo tardi, siamo confusi. Il tempo passa e ogni settimana facciamo una visita cercando di imparare osservandole e di familiarizzare con le attrezzature e i telai. Le durate delle visite ormai sono calate a 20 minuti l'una per cui siamo soddisfatti, inoltre abbiamo segnato con un puntino tutti i telai per evitare di riposizionarli nel modo sbagliato durante le visite, ormai non abbiamo dubbi su ciò che osserviamo e siamo sicuri che la famiglia sta crescendo e che tutto procede bene, per cui inseriamo un foglio cereo e cominciamo l'allargamento della famiglia. Visto che il cattivo tempo non smette ci viene consigliato dal nostro amico apicoltore di procedere anche con il nutrimento zuccherino della famiglia così prepariamo circa 3-4 kg di nutrimento e ogni giorno ne forniamo un po' nella speranza che il tempo migliori e che si possa partire in modo normale. Purtroppo non è così, le fioriture più importanti ormai stanno andando e ormai è certo che le cose quest'anno non andranno bene. Nel frattempo io mi becco 2 punture durante una visita alle angurie che ho nell'orto, la mia grande colpa è stata quella di agitare le mani durante un controllo delle api guardiane, ma erano davanti ai miei occhi e mi trovavo svestito per cui 2-0 per loro. La puntura finalmente è arrivata e noi non sapevamo com'era: il momento della penetrazione del pungiglione è semplicemente descrivibile dicendo che fa meno male di quando si è punti dalle vespe, a dire la verità la puntura è quasi una spinta di un'unghia contro la pelle per cui sopportabilissima, la cosa peggiore è il veleno. Vengo punto appena sopra il sopracciglio e sul naso e devo dire che dopo un minuto circa ci si sente come avessi preso un pugno, pulsa, fa male e prurito da togliersi la pelle. Passano circa 10-15 minuti resta solo il prurito e il gonfiore che purtroppo dura circa 1 settimana e aumenta nei primi 2 giorni. Fatta anche questa esperienza. Con estrema lentezza nei mesi successivi si aggiunge un foglio cereo dietro l'altro fino ad arrivare al decimo, almeno la soddisfazione che la famiglia cresce e che sta bene, c'è. Nelle visite di frammezzo abbiamo ulteriormente imparato a trattarle bene perchè il loro numero è aumentato di molto e ci vuole un piccolo movimento maldestro a farle arrabbiare e alzare al cielo in numero notevole. Il loro ronzio può spaventare se ci si lascia sopraffare dal pensiero delle punture. Bisogna sempre ricordare che è vero che si è vestiti, ma se decidono di attaccare non c'è abito che vi salvi, abbiamo gia appurato che passano sia i jeans che i guanti da apicoltore. Siamo arrivati a fine giugno. Abbiamo dovuto anche lottare con un tentativo di sciamatura, ma abbiamo gestito per bene la cosa e sembra che abbiano cambiato idea. Adesso che la famiglia è completa, trovare la regina è diventata dura per cui ci siamo arresi al fatto di segnarla e ci siamo promessi di segnarla immediatamente la prossima volta specie se ci sono poche api che la seguono proteggendola di continuo. Nelle condizioni normali manca un mese all'asportazione dei melari, mentre noi abbiamo ancora da posizionarlo sopra ed è ancora tutto da costruire. Una consultazione veloce con alcuni apicoltori della zona ci fa capire che siamo proprio stati sfortunati a cominciare quest'anno, le cose peggiorano di anno in anno gia da un decennio, ma il 2016 ha portato anche una sfortuna metereologica da paura, anche il telegiornale ne riporta la notizia. Va beh, ci consoliamo che la famiglia sta bene e tra l'altro del famoso acaro Varroa che le porta a decimazione noi non ne vediamo traccia per cui siamo ottimisti nel pensare che ne siamo esenti (illusissimi!!!). Inizio luglio e finalmente vediamo che le cose sono cambiate .... il nido si riempie velocemente tra covata e miele (soprattutto quest'ultimo), per cui ci sentiamo pronti a mettere su il melario e la nostra speranza è che almeno lo costruiscano completamente così saremmo pronti l'anno successivo. Passa una settimana e siamo ansiosi di vedere come procede la costruzione .... zero. Ok, torno a leggere di tutto e di più e nel frattempo passa la seconda settimana .... zero. Comincio a fare prove strategiche che dovrebbero aiutare le api a salire per costruire, ma ognuna sembra inutile, finche alla metà della terza settimana ecco finalmente un inizio di costruzione, la gioia torna. Ai primi di agosto procede la costruzione del melario e continua allo stesso tempo la deposizione del miele in esso, facciamo previsioni su come possa andare e la più ottimistica è di fare sui 5-7 kg di miele. Fine agosto, ci cominciano a suggerire di togliere il melario e di procedere con il trattamento del timolo per l'acaro Varroa. Io e mia moglie decidiamo di tenere un'altra settimana il melario, quindi passiamo alla fase smielatura. Come fossimo un distaccamento dell'esercito, cominciano le preparazioni per la smielatura. Prima operazione la posa dell'apiscampo, un giorno dopo passiamo a controllare e decidiamo che è il momento di portare via il melario. In pochi minuti abbiamo il melario in casa ora rimane da aprire la porta secondaria dell'apiscampo per la pulitura dei telai da melario dopo smielatura e qui il novellismo ci accompagna. Oramai troppo sicuri di noi stessi, ci avviciniamo all'arnia in ciabatte. Mia moglie passa sul fianco per sollevare l'apiscampo ed ecco che in una frazione di secondo sento le urla (tipiche femminili, ehehehe ma la prima volta ammetto che le punture fanno paura anche perchè le api emettono un ronzio con le ali che da l'impressione di averne a centinaia attorno). Con professionalità mia moglie appoggia tutto e mi dice che deve andare perchè ha preso almeno 3 punture (in realtà 4). Io proseguo da solo la visita e finisco. Torno da lei per vedere che tutto procede al meglio visto la sua prima volta e sembra che il peggio sia passato (in realtà avendone presa una sul piede tornerà a camminare dopo una settimana). Ora il melario è in casa, lo copro con un panno perchè è sera, domattina si comincia. Abbiamo gia portato in casa lo smielatore e l'ho gia montato e pulito, è pronto per fare il suo dolce lavoro. La mattina successiva è tutto pronto, parte mia moglie disopercolando i primi 6 telaini. Con modo li posizioniamo nello smielatore e io comincio a ruotare il macchinario. Viaggio ad una velocità troppo sostenuta e mi accorgo solo alla fine di aver danneggiato parzialmente i telai. Mannaggia! Inseriamo gli altri 3 rimasti e questa volta con più maniera faccio ruotare e senza danno ferire porto a termine il lavoro. Ora resta solo da far uscire il miele in un contenitore di acciaio e farlo riposare. Ci vuole parecchio per tirare fuori fino all'ultima goccia (o quasi), quest'anno raggiungiamo 3 kg. Speravamo di più, ma ci accontentiamo vista l'annata. La sera riporto il melario alle api in modo che lo possano pulire dai residui di miele. Dopo 2 giorni vado a controllare e rimango sbalordito dalla perfezione con cui hanno pulito tutto. Sembra tirato a lucido da un'idropulitrice. Ora asportiamo l'apiscampo e cominciamo con il trattamento al timolo che durerà 1 mese e ogni giorno andranno contate le varroe cadute sul vassoio sotto l'arnia e pulito il vassoio stesso. Questo è un trattamento tampone che permette di tenere basso il numero di varroe presenti che altrimenti diverrebbe enorme per l'inverno con la conseguenza di far morire tutte le api prima della primavera. Purtroppo questa è una realtà orribile con la quale convivere e per la quale si cerca un rimedio che vada al di là dell'uso della chimica. Al momento si usa il timolo che è pressochè naturale, poi si usa Acido Ossalico che finora è stato definitivo nel risolvere il problema annuale (in sostanza permetteva con sicurezza di far sopravvivere le api per l'anno), ma oramai come tutti i trattamenti chimici, le varroe si sono fatte più dure e gli acidi iniziano a cambiare (vedi formico) e quindi il naturale cala sempre più. Una soluzione alternativa c'è ma va studiata nel dettaglio e anch'io ci sono sotto. Prevede un metodo al 100% naturale ed estremamente efficace, le varroe non ci si possono abituare per cui è il mio traguardo, ma oltre ad essere estremamente difficile da applicare è anche molto costoso. Il mio impegno è il dedicarmi a questo metodo per riuscire ad esportarlo agli altri ad un costo accessibile. Nel frattempo il miele lo abbiamo lasciato maturare in un contenitore d'acciaio, a dire la verità lo avevamo gia filtrato e per la bassa quantità estratta, la maturazione non servirebbe, ma abbiamo deciso di dare comunque una settimana di tempo e poi siamo passati ad invasettare. Ora siamo in ottobre. Le temperature cominciano a calare per cui passerò a mettere la coibentazione di polistirolo sotto il tetto per tenerle un po' più al caldo e dovrò verificare le loro scorte interne al nido necessarie per loro per poter sopravvivere durante l'inverno. Abbiamo verificato fino ai primi di novembre e di scorta ce n'era in abbondanza, abbiamo tolto uno dei telai per stringerle in modo che quando arriverà il freddo e saranno in glomere (unite), avranno il cibo nelle vicinanze. Si perchè dovete sapere che per quanto l'ape sia un animale intelligente, ha la tendenza a lasciarsi morire di fame nel caso le scorte non gli siano vicine. Mi spiego meglio. L'ape non ha sangue ma emolinfa, per cui non è riscaldata come noi ma ugualmente necessità per vivere di una certa temperatura (circa 36°C). Il calore loro lo ottengono strofinandosi una sull'altra e rimanendo al centro del glomere e di tanto in tanto si scambiano tra di loro, ossia quelle in mezzo vanno all'esterno e quelle all'esterno rientrano sempre più verso il centro. Continuando con questo movimento riescono a tenere controllata la temperatura o almeno ci provano. Ecco perchè hanno bisogno di essere più sane possibili e avere continuamente cibo per nutrirsi e continuare il loro movimento. Possiamo aggiungere però che pur sopportando bene il freddo (ma non l'umidità), se la loro temperatura scende troppo e per troppo tempo, vanno in una fase come di blocco e il loro destino è segnato. Ecco perchè se il cibo è troppo lontano dal glomere, loro tendono a non staccarsi per non perdere calore e rimangono in movimento fino a che non ce la fanno più per cui si bloccano e voi le trovate tutte unite e morte in primavera. Ora che spero abbiate un'idea maggiore di ciò che succede, capite che è necessario avvicinare i telai con miele al punto di glomere. In sostanza quello che occorre fare è questo: si controlla dove le api stanno cercando di radunarsi all'avvicinarsi del freddo. Cerchiamo di spostare questo telaio centrale in mezzo o quasi al nido in modo che siano maggiormente riparate dal freddo e avviciniamo i telai con cibo togliendo quelli vuoti o con meno miele e polline. Noi essendo il primo anno abbiamo optato per togliere un solo telaio e al suo posto abbiamo messo un diaframma (telaio di legno chiuso che serve a restringere il nido come se la casa fosse più piccola). Di api ce n'erano moltissime per cui pensavamo di agire bene. In realtà abbiamo imparato che appena arriva il freddo, un macello di api (le anziane), muoiono e la famiglia subisce un forte calo di numero e così accade per la prima settimana o due. Per cui a conti fatti era meglio togliere un'altro telaio. Ormai il freddo era sopraggiunto per cui aprire è sinonimo di danno e la nostra soluzione è stata quella di cominciare a nutrire con candito per essere sicuri che abbiano cibo in vicinanza e migliorare la coibentazione. Nei giorni di sole dove la temperatura arriva ad almeno 9-10 gradi, si vedono le api intente a fare le pulizie di casa portando fuori le api morte e addirittura ad andare in giro a bottinare per avere qualche risorsa in più. Finora che siamo il primo di Gennaio 2017, non ho avuto il coraggio di aprire per fare alcun tipo di visita a causa del forte freddo. Qui c'è del caos, perchè alcuni vietato l'apertura dell'arnia, mentre altri suggeriscono di fare visite brevissime per il controllo del cibo ed eventuale restringimento o sostituzione di telai pieni di scorte con altri vuoti (che vengono tolti spostando il diaframma). Avendo una sola famiglia ho optato per qualche nutrimento a base di miele e polline da loro prodotto e qualche goccia di limone e non aprire il nido. Oramai siamo al 26 di Febbraio 2017 e le giornata sono gia tiepide. Tocchiamo i 12 gradi durante il giorno e il sole si fa sentire. Le api cominciano il loro volo di ricerca e oggi farò la prima visita rapida alla ricerca di eventuali problemi e anche per vedere la situazione interna e purtroppo anche il primo trattamento di ossalico per abbassare il livello di varroe interne. Stò studiando un sistema di trattamento termico per combattere la varroa che sia economico e praticabile da chiunque, possibilmente senza dover modificare il grosso delle arnie. Quest'anno finalmente lo applicherò su di una nuova famiglia che spero di riuscire a crearmi da quella che gia possiedo. La salute e il loro benessere viene prima di tutto e posso garantirvi che non intendo sperimentare a caso e ad ogni costo, loro non dovranno soffrire minimamente, anzi dovranno solo sentirsi aiutate. Siamo il 6 Marzo e pur avendo controllato il vassoio più volte, a parte i segni dell'apertura di celle per mangiare il miele e polline, fortunatamente non si è vista alcuna traccia di varroa. La famiglia sembra pulitissima. All'interno dell'arnia tutto è in ordine c'erano solamente 5 celle con uova deposte ormai allo stato di larve, moltissime api morte sul fondo e qualcosa di mummificato dalle api stesse della lunghezza di 5 cm circa che probabilmente nei prossimi giorni verrà eliminato da loro stesse, oppure che eliminerò personalmente io nella prossima visita quando il clima permetterà di perdere qualcosa in più come tempo. 11 Marzo 2017. Altra visita e finalmente la regina ha cominciato a deporre le sue preziose uova. Al momento un telaio completamente covato e si potevano vedere le larvette ai primi stadi. Ho eseguito una visita nonostante un po' d'aria, ero certo di venir punto anche per l'agitazione delle api, ma sono riuscito a concludere la visita senza disagi. Quand'è che stò andandomene ed ecco che una si accanisce sulla mia testa e passando la stoffa della maschera mi regala il ricordo del suo pungiglione. Pazienza! 10 Aprile 2017. Le visite sono continuate ogni sabato e vedendo oramai da tempo il loro crescere di numero e il loro bottinamento continuo, ho deciso di togliere il diaframma e inserire un foglio cereo da costruire. Infatti dopo una settimana ho gia potuto constatare l'inizio di costruzione (più di metà). Il prossimo sabato deciderò se inserire un nuovo foglio togliendo un telaio di scorte da utilizzare per la nuova famiglia che intendo creare. 13 Aprile 2017. Ho deciso di anticipare la visita a causa del maltempo per sabato. Il foglio cereo è completamente costruito da un lato e quasi dall'altro, per cui ho pensato di ruotarlo per dar modo (forse) di aiutarle a costruirlo bene anche li. Purtroppo ho dimenticato di coprire le braccia e sono stato punto con la conseguenza di ritrovarmi un braccio doppio dell'altro. Per il resto la famiglia stava bene c'erano oramai molti fuchi e moltissima covata a fuco. Almeno 2 telai pieni di covata ma c'era poi covata sparsa in giro. La regina entra nel suo terzo anno e si vede gia una covata non più regolare. 25 Aprile 2017. Sono tornato dalle ferie e avevo messo su il melario per sicurezza nella casetta. La fortuna vuole che è festa e che quindi essendo pure una bella giornata io possa fare una visita. La situazione è che il melario è stato appena considerato e quindi poco miele messo dentro al contrario la casetta è colma. La colpa è del freddo tornato a portare le temperature a 0 gradi e quindi le api faticano a salire al melario. Ad ogni modo avendo la famiglia piena di api su tutti e 10 i telai e avendo trovato 6-8 celle reali, ho deciso di creare la nuova famiglia. Ho preso un telaio di covata aperta con larve piccole e medie e con miele e 2 celle installate, una aperta e una chiusa. E' importante che rimangano celle di età a scalare ossia una chiusa e una aperta e magari una a costruzione iniziata, mentre le altre vanno tolte lasciando ovviamente le più grosse e ben conformate. Lasciandole a scalare si ottiene la possibilità di avere un'altra regina di li a pochi giorni se la prima dovesse fallire nell'accoppiamento. Mentre se dovessero nascere 2 o più regine allo stesso tempo la sciamatura è garantita. Poi ho preso altri 2 telai con celle gia opercolate in modo da avere una buona nascita di api per la costruzione della nuova famiglia. Alimento questa famiglia sia per dare loro modo di prendersi e sia il maltempo in arrivo per domani e dopodomani. Scambio le 2 casette, ossia metto la nuova famiglia al posto di quella vecchia e viceversa, in questo modo le bottinatrici rimarranno nella nuova famiglia e provvederanno al loro mantenimento, mentre la vecchia che possiede altra covata e molte api, si rifarà presto altre bottinatrici nuove. Non ho trovato la vecchia regina che devo eliminare per cui tra 3 giorni o la trovo e la elimino, oppure eliminerò le celle tenendo la regina vecchia ancora per un anno. Farò sempre tra 3 giorni una nuova visita della nuova famiglia e poi farò una nuova visita tra 15 giorni per vedere se c'è la ripresa. Mentre per la vecchia famiglia le visite saranno 1 a settimana se non trovo la regina oppure rimandate anche per questa se aspetterò la nuova nascita. Ho lasciato il melario e aggiunto un foglio cereo per la famiglia vecchia in cui penso ci sia ancora la regina, in questo modo per il momento le tengo occupate sia per la costruzione del foglio cereo che per il riempimento del melario. Se riuscirò a eliminare la vecchia regina, allora toglierò anche il melario e lo aggiungerò solo dopo aver ripristinato i 10 telai pieni di api con la nuova regina feconda. 29 Aprile 2017. Sono partito controllando la casetta vecchia dove avrei dovuto trovare la regina, ma per quanto ho cercato non ho visto uova e nemmeno la signora. Abbattuto ho deciso di chiudere togliere il melario e lasciare un foglio cereo da costruire e sono passato quindi ad aprire la nuova arnia sfiduciato. La situazione che mi sono trovato era inaspettata. Arnia stracolma di api su tutti i telai che avevo messo, mai visto tante api concentrate. Non c'era una cella libera manco a pagarla, un po' come quando cerchi parcheggio. Le api erano in tale numero concentrato che era comunque impossibile vedere qualcosa, ma il destino vuole che il mio sguardo cada proprio sulla regina con il puntino bianco sul dorso e così il mio occhio non la perde di vista e cerco di appoggiare il telaio per liberare una mano e poterla prendere, ma non passano 5 secondi che vedo la regina spiccare il volo e andarsene. Eccomi quindi punto e a capo. Domani dovrò rifare una visita sperando in questo caso che non rientri. Poi farò passare altri 4-6 giorni in modo da poter esser certo di non trovare altre larve (3 giorni di uova e 3 di larve) e così avrò la certezza che la regina non vi sia più. Ad ogni modo per il resto sono pronto, in quanto ho lasciato solo una cella reale chiusa per ogni arnia e altre di aperte. 30 Aprile. Dopo la prima visita e avvistamento della regina, ho dovuto chiudere in quanto nuovamente la regina ha preso il volo e allo stesso tempo migliaia di api si sono alzate in volo coprendo la zona in cui ero. Ho atteso 1 ora e sono tornato questa volta finalmente non è fuggita al destino e sono riuscito a eliminarla. 1 foglio cereo per l'arnia vecchia e 3 fogli cerei per questa arnia con piccolo nucleo ma fortemente popolato e molto attivo nel volo di bottinamento. Domenica prossima voglio ricontrollare la situazione dei fogli cerei e poi aspetterò (spero) l'avvenuta fecondazione della nuova regina. Un'occhiata veloce .... visto il continuo maltempo mi aspettavo scarsa costruzione dei fogli e così è stato. Ho chiuso immediatamente e senza aggiungerne altri ho salutato le api con un "ci vediamo la prossima settimana per capire se finalmente la regina nuova è nata e se è pronta". Domenica 14 Maggio 2017. Comincio con la prima casa, quella con meno api e devo dire che oramai sono diventate veramente poche api e anche il nido è abbastanza vuoto di miele. Ad ogni modo tutto sembra in regola e verso il penultimo telaio ecco la nuova regina che ancora sembra sgonfia. Tracce di uova e covata non ce ne sono ancora, forse è presto. Comunque decido di chiudere e alimenterò questo nido per almeno 1 settimana con acqua e zucchero per stimolare la regina nuova e domenica prossima vedo se ci sono le prime uova a conferma che tutto procede come deve essere. Passo poi alla seconda arnia, quella popolata. Il numero di api è tale che per quanto mi concentro non riesco a trovare (se c'è) la nuova regina. Così decido di scrollare le api dai telai e verificare se ci sono ancora le 2 celle reali ed è qui che confermo che entrambe sono state smantellate, ragion per cui immagino la regina sia almeno nata e probabilmente tornata feconda. Anche qui sarà per domenica prossima e avendo notato pochissimo miele e le api di una cattiveria mai vista (mi aggrediscono direttamente la faccia), decido di dar loro 0,5 kg del loro miele dello scorso anno. Domenica 21 maggio 2017. Altra visita e altra delusione. Nell'arnia poco popolata vedo la regina gonfia ma ancora nessuna deposizione e il miele è anche poco all'interno, così ragionando cerco di non perdere la ragione e per un'ultima settimana alimenterò di zucchero liquido e poi passerò a rassegnarmi sull'avere una regina scarsa. L'altra arnia ancora peggio, perchè oltre a non avere uova o larve, manco vedo la regina nuova. Quindi seguirà stessa sorte ... 28 Maggio 2017. Nell'arnia dove avevamo visto la regina, finalmente si vede sia covata aperta (2 telai) e covata gia opercolata (2 telai). Assieme a questa bellissima notizia, purtroppo c'è anche che l'altra arnia invece presenta 3 telai di uova dove le uova però sono deposte in numero che va da 1 a 4 per ogni cella e quindi al momento ne deduco che ci sia un'ape fucaiola. Ho comunque pensato di mettere un foglio con uova della nuova regina dell'altra arnia, così da vedere tra 3-4 giorni se tireranno su celle reali (mancanza di regina), o se opercoleranno in modo normale (regina presente e non ancora ben pronta al lavoro idoneo). Ho inoltre sentito qualcuno di più esperto che mi ha indicato di seguire questa stessa linea per vedere appunto cosa succede e inoltre mi ha suggerito poi di aiutare quest'arnia con covata dell'altra mano a mano che vedo calare il numero di api in quanto ormai vecchie e vicine alla morte. Speravo in risultati migliori e quindi un po' più di produzione rispetto all'anno scorso, invece a stò punto dovrò puntare a migliorare le 2 famiglie e portarle all'inverno molto forti. 2 Giugno 2017. L'arnia con regina procede molto bene e la covata si presenta bella e compatta, ci sono ancora poche bottinatrici e quindi poco nutrimento dentro. Così per tutta la settimana procederò a nutrire.. Purtroppo ho pure constatato che l'altra famiglia è fucaiola. Soluzione adottata? Messa una nuova arnia 10 metri più a sinistra. Presi tutti i telai della fucaiola e messi nella nuova arnia. Quindi preso un nuovo telaio di covata ad uovo dell'arnia buona, poi un telaio alla volta (della fucaiola) è stato spazzolato con spazzola bagnata e poi portato verso il garage per una pulitura dei fuchi, larve e uova (tutte ovviamente di maschio) soffiate con aria compressa e rimesso nell'arnia originale. Così facendo spero di riuscire a creare un nuovo nucleo con nuova regina e di perdere la fucaiola che dovrebbe rimanere nell'arnia spostata (speriamo). Se così non funziona la famiglia è persa. 7 Giugno 2017. Il telaio dato con uova in prova per un'ultima speranza non ha funzionato ... altre celle reali tirate su con tutta probabilità da uova maschili. Addirittura trovata la tarma da cera sotto gli opercoli delle femmine ... segno che probabilmente anche l'arnia che si è ripreso con la nuova regina soffre a causa del basso numero di api presenti. Così ho deciso di scambiare le arnie di posto rinforzando l'arnia con la regina con le bottinatrice presenti nell'altra destinata all'estinzione.. Domenica controllerò tutto al meglio e prenderò altra decisione sul da farsi. Peccato ... una brutta annata! 11 Giugno 2017. Buone notizie o forse sono più positivo. L'arnia con la regina che avevo scambiato, si è presa la maggior parte delle bottinatrici e si è rinforzata a dir poco e la regina si è perfino spostata sugli altri telai liberi e ha deposto riempiendo gli spazi che c'erano. Nessun problema di tarma all'interno o di altro tipo e le scorte sono aumentate. L'altra arnia invece continua sulla stessa sorte, ossia la fucaiola insiste e le larve sono messe in posizione quasi verticale ... un casino insomma. Speravo di trova l'arnia quasi deserta e invece ancora molte la abitano e qui l'idea. Ho spostato questa arnia ormai persa e al suo posto ho messo una nuova arnia nella quale ho messo 2 dei suoi telai con miele e polline senza le api e un telaio di uova di regina dell'arnia buona. Così spero di creare un nuovo nucleo e di recuperare alcune bottinatrici. Allo stesso tempo ho ridotto la spazio di quella destinata all'estinzione. Inoltre per ridurre ulteriormente questo spazio e per recuperare il miele che come ricordiamo era parecchio, ho tolto altri 2 telai (per lo più cerei da finire di costruire) sempre senza api e li ho inseriti nell'arnia con regina in modo da allargare la famiglia e dare spazio alla regina per deporre e appunto recuperare un presidio del miele presente. Ora per una settimana porterò 1/2 litro di nutrimento all'arnia con regina e un altro 1/2 litro al nucleo nuovo e tra una settimana vediamo se appare cella reale come spero. L'arnia destinata a morire andrà via via spopolandosi e recupererò i fogli costruiti e il miele dentro dandole alle altre famiglie (meglio al nucleo). Se tutto va bene il nucleo crescerà forte e il mio solo obbiettivo sarà di portarlo all'inverno sano e forte e pieno di scorte, mentre l'arnia con regina andrà seguito di settimana in settimana solo per aggiungere l'ultimo foglio cereo (il decimo telaio) e poi spero di aggiungere il melario che ho gia costruito e portare a casa qualcosa per me. 18 Giugno 2017. L'arnia destinata a morire era praticamente vuota, poche api rimaste e la covata di fuchi nasce morta in quanto non seguita. Ho tolto un telaio e l'ho passato all'arnia con la regina, mentre gli ultimi 2 telai rimasti li ho scrollati dalle poche api e dopo averli per ben ripuliti con aria compressa dalla covata rimasta, li ho incelofanati e portati in garage. Quando il nucleo sarà pronto e forte, li aggiungerò uno alla volta sempre che non abbia l'impressione che siano malati in qualche modo, se sarà così allora darò fuoco ad entrambi e punto. Il nucleo che stavo aspettando finalmente ha costruito diverse celle reali di cui alcune gia opercolate. Per 2 settimane non toccherò questa arnia, ma mi limiterò ad aiutarla con nutrimento leggero ogni 2-3 giorni. Per ultimo è rimasta la famiglia con regina e lì mi sono limitato ad aggiungere il decimo telaio preso appunto da quella finita poi ho controllato solo i fogli 3 cerei che c'erano constatando che uno è quasi terminato, uno per 3/4 e l'ultimo molto più indietro. Ho deciso comunque di inserire escludi regina, melario, e bastoncini con rete in pvc per propoli. Quest'arnia verrà controllata solo per il volo sul predellino e ricontrollata molto più avanti. 2 Luglio 2017. Visita semi deludente. Un controllo rapido ai cerei rimasti all'arnia con la regina gia pronta. Non sembra che abbiano progredito un gran che, peccato. Ovvio che non serve nemmeno dirlo, il melario manco toccato. L'altra arnia che contiene il nucleo, le celle reali che c'erano sono sparite e ne sono apparse altre due non troppo belle. La covata è nata tutta e le api ci sono, della regina però nessuna traccia. I due telai sono colmi di miele e il cereo nemmeno toccato. La settimana prossima altro controllo e speriamo in meglio. Forse questa settimana farò il trattamento termico di sperimentazione. 8 Luglio 2017. Più nessuna cella reale. Anche questo nucleo è perso. Prima che diventi fucaiola o che muoiano di vecchiaia, decido di riunire alla famiglia. Così prendo carta grezza senza inchiostro e la metto sotto l'escludi regina della famiglia con regina e poi doppio melario sopra. Faccio qualche forellino con forchetta disopercolatrice e poi dopo una bella spruzzata con acqua e zucchero metto dentro i 2 telai da nido del nucleo. Il resto delle api ho provato a spazzolarcelo dentro, ma il grosso si rialza in volo e torna all'origine. Ho eseguito il tutto alle 7:00 di mattina con gia 20 gradi e un'afa da paura. Le api erano tranquillissime. 22 Luglio 2017. Finalmente una zona di 5 cm di miele nel melario. Si sono decise a salire e forse qualcosa prima di fine agosto porto anche a casa. Varroa non ne vedo. Ho scoperto che in Germania hanno creato un apparecchio con gli ultrasuoni che sembra funzionare contro la varroa. Vedremo di tenerlo d'occhio. 19 Agosto 2017. Ho fatto un controllo al melario e con orribile constatazione ho potuto vedere che era completamente vuoto. A fine agosto cominceranno ad abbassarsi le temperature secondo il meteo per cui farò il trattamento con il timolo per tutto settembre e poi intendo rimettere il melario se il nido si mostrerà come penso pieno zeppo di miele di scorta per le api. Quest'anno è stato proprio deludente ma utile per imparare qualcosa. 03 Settembre 2017. Abbiamo deciso di togliere il melario, vuoto ovviamente e di partire con il trattamento di timolo. 10 Settembre 2017. Una settimana senza caduta varroe, possibile? Sentendo nel forum online in cui sono iscritto, sembra proprio che l'immane caldo di quest'anno abbia almeno portato questo vantaggio alle api riducendo per qualche motivo anche l'infestazione di varroe. Così decido che finirò il mese di trattamento e poi non intendo fare quello di sicurezza all'ossalico di novembre, mi sembra inutile. 28 Ottobre 2017. Alla fine ho ceduto e fatto anche il trattamento con ossalico che ritenevo inutile. Nessuna caduta. Va beh, sarà di lezione per un'altra volta. Bene, non aprirò più fino a primavera e sicuramente non metterò candito per quest'anno. 24-03-2018. Prima visita dell'anno permessa da un sole di 12 gradi e pochissimo vento. Ottima giornata. Ricordiamo che avevamo lasciato le nostre api su 10 telai completi e con ben 4 telai di scorte di miele (infatti non ho prodotto nulla lo scorso anno, ma va bene così), non ho mai nutrito durante l'inverno che non è stato nemmeno tanto freddo seppur ha nevicato, diciamo che lo paragono all'inverno 2016. Durante l'inverno, diciamo poco la fine di dicembre ho cominciato però a vedere la caduta di qualche varroa nel vassoio, nulla di che , ma diciamo che non me l'aspettavo e così oggi temevo il peggio. Invece hanno svernato ancora su 10 telai e le scorte di miele sono state prosciugate completamente. La situazione oggi era questa: 4 telai di completa covata tra cui molti fuchi (e molti gia presenti dentro l'arnia) le scorte di miele che avevano lasciato per l'inverno sono state usate e gia sostituite con corone di miele fresco sopra i vari telai di covata. Buona importazione di polline, ma non ne ho visto molto depositato, la regina deve essere presente in quanto c'erano anche molte larve ai vari stadi, ma purtroppo ben nascosta alla mia vista. Altri 4 telai di misto covata, miele, uova (e covata nascente). Nessuna cella reale, ma la presenza di fuchi e della loro forte covata mi fa pensare che tra una o due settimane ci siamo. Varroa non sembrava grave, ma comunque ho proceduto al trattamento con ossalico, avrei voluto provare la famiglia bomba ma ho deciso di rimandare ad un altro anno quando avrò maggior esperienza in merito. Considerazioni: il primo anno ho invernato una famiglia su 9 telai con soli 2 di miele e ho nutrito con candito ben 2 volte e hanno svernato su 4 telai senza aver consumato il miele a disposizione. Quest'anno invece invernato su 10 telai e 4 di miele a disposizione, mai nutrito con candito o altro e sono uscite sempre su 10 telai. Mi verrebbe da pensare che nutrire fa più male che bene, ma ovviamente mi servirà maggior esperienza da fare negli anni a venire, una cosa è certa , i 2 inverni sono paragonabili per il freddo portato e per la loro durata. 07-04-2018. Fatto visita veloce per vedere se era gia cominciata la costruzione delle celle reali e come aveva proceduto la regina in queste 2 settimane. Cominciamo col notare che il trattamento è assolutamente servito in quanto moltissima varroa è caduta durante le settimane. Per quel che riguarda le condizioni dell'arnia invece, nessuna cella reale presente, ma le api avevano gia intasato il nido di miele raccolto e molto polline pure indispensabile perchè una buona covata nasca come si deve. Ormai spazi vuoti ce n'erano pochissimi anche i 2 telai laterali erano colmi di miele raccolto, per cui ho deciso di buttare su il melario ovviamente con l'escludi regina. Ora ci si vede tra 2 settimane. 23-04-2018 La settimana scorsa una brutta esperienza. Sembra che le api siano uscite dal nido assieme alla regina e poi rientrate dopo un lasso di tempo che non conosco, ma ho fatto in tempo a vedere che si depositavano a grappolo su di un albero nel mio giardino. L'unico dubbio è se fossero le mie api o lo sciame di un altro. Nell'arnia durante la visita fatta il 22-04-2018 tutto regolare, miele abbondante gia messo a melario (direi almeno 3-4 telaini in tutto completi) , api che riempiono sia nido che melario, nido pieno di miele polline e covata chiusa. Cominciate le celle reali ai bordi di 2 telai. Se sono ai bordi è per sciamatura prevista. Così senza pensarci, ho lasciato un telaio con 2 celle reali, mentre l'altro l'ho usato per fare un nucleo nuovo. Ho preso un altro telaio di api nascenti e miele e l'ho pure messo nel nuovo nucleo. Al loro posto nell'arnia forte ho messo 2 nuovi telai, uno con cereo e uno parzialmente costruito. Quindi ho chiuso perchè non sono riuscito a trovare la regina. Mercoledi sono a casa e quindi andrò a vedere solo il telaio parzialmente costruito, se c'è deposizione allora la regina c'è e quindi distruggo le reali, mentre se non c'è deposizione lascio le celle reali. Altra cosa che ho notato, le api sembrano incattivite in modo assurdo. Mi seguono fino a casa e non mollano, anzi ne arrivano altre e tutte intente a pungere fino all'ultimo. Dopo qualche ora la cosa sembra tornare normale, vedremo .... 24-04-2018 Niente da fare. Purtroppo le api si sono per qualche motivo incattivite e sembra che riconoscano come casa tutta la zona del mio giardino casa mia compresa e perfino la casa e giardino del mio vicino, con la conseguenza di pungere continuamente attaccando a mo di film horror. Ovviamente il vicino non ha nemmeno cercato di venirmi incontro dandomi il tempo di capire o agire, ma ha intimato lo spostamento delle arnie in altro loco. Così in tutta fretta ho dovuto portarle a qualche km di distanza da un'altra persona che per il momento mi lascia la concessione del giardino. Secondo un esperto, quell'arnia avrebbe perso la regina e quindi le api bottinatrici si sarebbero incattivite trovando la zona come tutta loro. Però per lui la cosa è anomala e potrebbe essere successo anche altro. Io chiudo qui l'argomento e non voglio indagare ulteriormente, anche perchè in internet ho trovato solo un'altra persona messa come me in un'occasione 2 anni fa e nessun altro. Per cui adesso vedrò di fare la visita martedi 1 maggio per scoprire se è vero che ho perso la regina e come procedono le api. Stà di fatto che la raccolta di miele è senz'altro compromessa e quindi vedremo come procederà l'annata, importante è che la famiglia si riprenda. Altra cosa che l'esperto mi ha insegnato, a contrario dei libri, è che devo dare spazio nel nido e mettere su il melario ancora prima che il nido sia pieno, in quanto aspettando, provoco l'uscita della regina dal nido con l'eventuale sciamatura anche senza tutti i messaggi di presciamatura. Ossia la cosa avviene in modo improvviso. Abbiamo imparato un'altra cosa. 01-05-2018 Un controllo al nucleo e alla famiglia di origine. L'eperto aveva visto giusto, ossia la regina aveva sciamato in quell'occasione portandosi via parecchie api. Ho ancora il nido pieno ma il melario vuoto, e quindi poco presidiato. L'importazione è continuata, ma non la costruzione di fogli cerei. 2 celle reali aperte ma nessuna traccia di regina, ma è vero che è ancora presto. Tutto il resto ok, una nuova cella reale ancora chiusa su un altro telaio. Chiudo. Il nucleo invece presenta una buona tenacia, celle tutte aperte e nessuna traccia della regina, ma forte costruzione del telaio messo con foglio cereo. Tolgo il nutrimento che sembra non interessare e chiudo. La acacia comincia ad aprire il proprio fiore. 05-05-2018 Ho deciso di controllare il nucleo per vedere se la regina è tornata. Ho potuto vedere un'ape che si muoveva come la regina e che ne aveva la forma, ma ancora non ben gonfia di ventre. Tra una settimana controllo completo per vedere se ci sono uova. 12-05-2018 Visita rapida per verificare lo sviluppo. La famiglia è piena di miele e polline e il melario è stato portato avanti anche se poco presidiato. Ancora niente covata ma la regina si è fatta vedere ed è bella e gonfia. Ho deciso di mettere su un secondo melario sotto il primo, è completamente da costruire ma al momento le voglio tenere occupate e spero liberino il nido per lasciare posto alla covata di cui fin'ora non c'è traccia. Il nucleo procede bene, continuano a costruire un foglio, la regina è nata anche li ed è bellissima, niente covata nemmeno lì, così al momento ho messo altri due fogli cerei parziali ed ho chiuso. Miele e polline a volontà anche per loro così non nutro e le lascio crescere in pace. Da adesso penso terrò solo d'occhio il lo sviluppo del nucleo e il melario della famiglia. 21-05-2018 Un colpo veloce al melario e ho visto che sono salite ad occuparsi di quello quasi pieno ma ignorano quello da costruire. Non ho controllato la covata ma vado in fiducia. Veloce occhiata al nucleo, giusto il tempo di vedere un telaio quasi costruito ma pieno di miele e polline nuovo e una bella rosa di covata nuova su un telaio vicino. Chiudo soddisfatto e fiducioso. 03-06-2018 Sempre controllo veloce. Il 2 melario non toccato e hanno cominciato a svuotare il primo melario. Erano almeno 7 quelli pieni l'ultima volta, adesso sono si e no 5 telai. Il nucleo procede bene. Al momento stanno costruendo il primo e il quinto telaio (su 5 totali). 26-06-2018. Deciso per un'altra visita veloce, trovo la famiglia ancora normalissima e con sempre circa 5 telaini di melario pieni. Invece per il nucleo dolorosa scoperta, appena aperto (nemmeno 15 secondi di tempo), per constatare che sono cresciute di numero in modo a dir poco perfetto, ma purtroppo sono di un'aggressività inaudita, mi sono ritrovo con una 50ina di punture di cui 3 andate a buon fine (ahimè). Domenica vestito come uno al polo nord cercherò di fare una visita completa al nucleo per vedere se il problema è la fame o la regina cattiva, in tal caso dovrò con sommo dispiacere eliminarla a causa della vicinanza comunque di case in zona e di un passaggio ciclabile. 30-06-2018 Tornato con fumo e spruzzino di acqua e zucchero, ho aperto con molta calma e delicatezza il nucleo incriminato, ma con pensiero positivo perchè durante la settimana ho avuto modo di ripensare alla visita scorsa capendo di aver commesso 2 grossi errori; il primo che avevo il cellulare con me in tasca e il secondo che alzando il coprifavo, non ricordavo che il diaframma si era incollato con la propoli e ad un certo punto si è staccato battendo sul fondo dell'arnia. Ad ogni modo questa volta la famiglia anche se un po' agitata, era letteralmente più calma e assolutamente non aggressiva. Ho notato un forte abbandono del telaio ispezionato con molte api che mi volavano attorno per controllo, ma il ronzio era decisamente più calmo e nessuna si è fiondata su di me. Ho trovato una cella reale al bordo costruita a metà, e una cella reale in mezzo ad un telaio con regina dentro. La posizione della cella mi fa pensare ad un voler cambiare la regina (perchè poco producente o perchè morta). La regina non sono riuscito a trovarla, ma ho visto uova fresche al secondo giorno (inclinate sul fondo in centro alla cella). Ho deciso di eliminare la cella reale e tornare tra 15 giorni per vedere se vi sono altre uova e soprattutto altre celle reali. Lo spazio è completamente occupato da covata e miele. Ho inserito 200 grammi di miele come nutrimento di aiuto per la costruzione di fogli cerei. 28-07-2018. Nel frattempo ogni 2 settimane sono andato a fare una visita al solo nucleo per vedere come stiamo messi a celle reali costruite. Sempre e solo una da sostituzione al centro dei telai. La prima volta ho eliminato la cella reale e messo altri 500 grammi di miele. La seconda volta, ossia oggi, ho rimesso altri 500 grammi di miele, ma ho lasciato la cella reale per 2 motivi. Uno per lasciare fare alla natura una scelta sulla famiglia e il suo destino, l'altro perchè la deposizione di uova di questa regina è diventato poco ordinato e inoltre la regina stessa che questa volta sono riuscito a vederla, era poco accompagnata ed esteticamente piccola e poco gonfia. I telai li hanno continuati a costruire in modo molto preciso e sono a dir poco ben fatti, il che mi fa pensare di aver scelto giusto nel mettere miele anziché zucchero con acqua. Al momento sono 8 i telai inseriti in questa famiglia e devono ancora terminarne 3 in modo completo, infatti sono solo cominciati o non completamente costruiti. Adesso andrò da loro solo a fine agosto, meritano di essere lasciate in pace anche perchè ho visto che sono molto calme e mi sembra di aver notato che tollerano poco il fumo. 19-08-2018. Messo Apiscampo sulla famiglia con i 2 melari. 20-08-2018. Tolto i 2 melari. Il secondo melario che era ancora da costruire è stato costruito per 5 telai e gli stessi sono stati riempiti. Il primo melario che era posizionato sopra ed era stato svuotato in parte, è rimasto per altri 5 telai ma non completi. Le api si sono presentate di una calma che sembrava irreale, avrei potuto andarci letteralmente privo di protezione che non avrei corso alcun rischio di puntura. L'osservazione fatta sulle 2 famiglie è che sembrano più calme la mattina presto fino alle 12:00 circa, poi sembrano man a mano più aggressive. Stasera alle 19:00-19:30 porterò giu i melari da ripulire. Miele fatto circa 7 Kg. Non male per una annata piena di imprevisti e disagi come quest'anno. 20-10-2018. Ho deciso di non rimandare oltre il trattamento ossalico delle 2 famiglie. La temperatura è scesa attorno ai 16-20°C, c'era ancora un minimo di covata in entrambe, ma ho proceduto ugualmente e adesso ci si rivedrà l'anno prossimo a volo iniziato. La famiglia originaria ha parecchie scorte, mentre il nucleo è arrivato a costruire il 9 telaio ma è scarso di scorte, forse porterò del miele più avanti, devo ancora decidere. 20-01-2019 Dopo aver controllato qualche giorno fa i vassoi, mi rendo conto che qualcosa non va con la famiglia originale, la numero 1. C'è poca cera depositata sul vassoio. Così ho preparato del candito e sono andato ad aprire. Tutte morte purtroppo! Nonostante le numerose scorte anche vicine, sembra non siano riuscite a prenderle e non erano nemmeno scorte vecchie, ma tutte nuove. Molto amareggiato ho pulito tutto e portato via l'arnia per una pulizia approfondita. Nessun segno di malattia o altro, semplicemente sembrano morte di fame. Su 10 telai 7 sono quasi pieni di scorte. 16-02-2019 Qui le temperature si sono alzate e la massima questa settimana è gia tra i 12 e i 15°C , per cui sentendomi con uno più esperto mi dice che sono gia in ritardo con il trattamento preventivo di inizio. Ecco quindi che oggi ho fatto il trattamento ossalico. La mia famiglia rimasta si presenta bene, su 5,5 telaini. La regina è bella gonfia e sana e sembra promettere bene. Un unico telaino in fondo a destra con un cerchio di 5 cm di diametro di muffetta. Intanto l'ho lasciato, ma tra 2-3 settimane lo tolgo e lo sostituisco con uno nuovo. 02-03-2019. Viste le temperature che si sono alzate per diverse ore della giornata, decido per non incorrere nell'errore dell'anno scorso, di non attendere ulteriormente che la famiglia rimasta si espanda e deponga in tutte le celle miele fino ad intasare e così oggi ho portato il melario mettendo ovviamente l'escludi regina. C'era un volo incredibile e devo dire che erano pure agitate. Sono sicuramente incappato in una famiglia parecchio vivace. Vediamo come prosegue. Tra 2 settimane farò altra visita per capire se sarà possibile fare altro nucleo e sostituire il telaio leggermente ammuffito e annerito. 16-03-2019. Ecco, tanto per cambiare la legge della natura decide sempre al di sopra di noi poveri uomini. La famiglia era abbastanza tranquilla. Il melario appena presidiato e non vi era alcuna deposizione di miele (manco una celletta). Ho pensato che il nido fosse nuovamente intasato, ma sorpresa, deposizione su 4 telai di cui uno parecchi fuchi. La deposizione era compatta ma non completa su tutto il telaio, anzi devo dire parecchio disordinata, per il momento farebbe pensare di dover cambiare regina ma io aspetto, potrebbe essere anche colpa del freddo. Il telaio ammuffito era tornato splendente, manco lavarlo con prodotti industriali, per cui l'ho lasciato. Pochissimo polline e zero assoluto di miele. Quindi ho tolto un telaio da costruire e ne ho messo uno di miele dell'anno scorso. e poi ho chiuso rimettendo tutto com'era e ci si rivede tra 2 settimane. Nel frattempo ho preparato l'arnia che ospiterà il nuovo nucleo (spero tra 2 settimane), mettendo 5 telai di miele, 3 telai da costruire 2 telai gia costruiti. Dopo aver chiuso ben tutto, ho perfino sigillato l'entrata con legni e erba in modo da scongiurare saccheggio e spero altri animali. 06-04-2019. Purtroppo il clima è tornato a freddo per cui ho deciso di rimandare la visita si un ulteriore settimana rispetto al previsto e così sono passati quasi 20 venti giorni dall'ultimo controllo. Melario ancora appena presidiato (qualche ape), mentre il nido aveva il telaio con miele inserito vuotato meno di metà tutti gli altri telai pieni di uova, larve e covata di api opercolate e nascenti. Da subito di è visto l'incremento di numero di api (occupavano ormai tutti e 10 i telai). C'era pure del miele fresco e polline. La covata era compatta (con pochi spazi vuoti tra le fila) e ben disposta, la regina lavora bene e l'abbiamo pure vista nonostante il numero alto di api. Altra cosa molto interessante era l'assoluta calma delle api durante la visita. Il tempo era nuvoloso, temperatura sui 13-14 gradi e leggero vento fresco. C'erano diverse celle reali abbozzate in vari telai che abbiamo eliminato e 3 tarme da cera che ovviamente abbiamo tolto. Il meteo prevede pioggia o nuvolo per tutto aprile, ma ho voluto osare nel creare il nuovo nucleo togliendo a questa famiglia 2 telai senza regina e al loro posto ne ho messo un altro dell'anno scorso con poco miele interno che andrò più avanti a sostituire con uno cereo e poi un altro gia costruito. Ci si vede tra 2 settimane. 11-04-2019. Intanto qui al nord italia piove di continuo e sembra proprio che per il prossimi giorni sarà sempre acqua e nuvolo con brevi schiarite. Pazienza! 20-04-2019. Tutto sommato solo 3-4 giorni di pioggia, ma a breve ne mettono altri. Iniziato la visita con il nucleo scoprendo un numero di api maggiori di quelle che pensavo di trovare, ma ahimè nessuna cella reale. Inoltre ho notato che una parte della covata e delle larve che c'erano, sono state abbandonate e lasciate morire. Peccato! Così sono passato alla famiglia nella speranza di trovare delle celle reali pronte. Come sempre un macello di formiche nel coprifavo direi quasi che vi si erano piazzate con tanto di nido. Ho spazzolato tutto quanto e sono passato al melario. Finalmente sono salite e hanno pure cominciato a depositare in 3 telaini riempiti solo nella parte bassa per un 4-5 cm lato per lato. Ho continuato con il nido passando telaio per telaio. Tutto perfettamente in ordine, un numero di api fuori dal comune , telai esterni pieni di miele, poi covata di api, fuco, polline ovunque. Trovate diverse celle reali tra cui un telaio con 4-5 celle tra cui 2 chiuse e le altre aperte. Quelle chiuse veramente grandi e ben formate. Preso questo telaio che conteneva pure covata chiusa, l'ho scrollato dalle api e poi messo nel nucleo, in questo modo ho guadagnato le due settimane perse senza celle reali e inoltre ho "indebolito" un po' la famiglia rinforzando un po' il nucleo. Eliminate tutte le altre celle reali, ma non sono riuscito a trovare la regina. Tra due settimane rifarò controllo completo ad entrambe. 01-05-2019. Nel nucleo la regina ancora non è nata, deve essere questione di pochi giorni, purtroppo ho dovuto anticipare la visita perchè i prossimi giorni sono tutti ad acqua continua, speriamo bene. Ho tolto 2 telai di miele vuotato e inserito 2 telaini da costruire senza foglio cereo. E' pure iniziata l'importazione di miele, quindi non ho aggiunto altro telaio con miele (uno di quelli vecchi pieno c'è ancora). Chiuso sono passato alla famiglia. Sempre un macello di formiche, ho provato a mettere bicarbonato nel copri favo per vedere se la situazione migliora. Melario purtroppo ancora vuoto per la maggiore. Diciamo che attualmente ci saranno 2 telai o poco più pieni, pazienza, d'altra parte si deve considerare che non solo è piovuto, ma ha pure fatto freddo. Ho fatto visita completa nel nido vedendo anche larve di 1-2 giorni, per cui penso la regina ci sia ancora, ma non l'abbiamo vista. Scrollato tutti i telai ed eliminate diverse celle reali. Il foglio cereo era preso d'assalto e molto ben costruito e quasi completato, quindi ho tolto l'ultimo telaio con miele e solo covata a fuco e ho messo al suo posto un nuovo telaio vuoto da costruire. Quest'ultimo tolto lo smielerò a fine stagione e ridarò indietro a loro il miele. 11-05-2019. Comincio con la visita al nucleo. Il tempo è sempre stato piovoso a parte sporadici momenti di sole. Comunque scorte vecchie ce ne sono e ce ne sono pure di nuove. Hanno cominciato a costruire un telaio molto bene e ci metto poco a trovare finalmente la nuova regina, gia bella gonfia e poco dopo scopro le prime larve, segno che ha gia cominciato il suo lavoro. Decido per il momento di togliere un telaio da costruire e di rimetterne uno gia costruito tolto l'altra volta (uno di quelli scuri), lo eliminerò più avanti se il tempo si aggiusta. Siamo in piena Robinia e purtroppo si prevede un'altra settimana di pioggia continua. Chiudo e passo alla famiglia. Qui il melario presenta più di tre telaini pieni colmi e altri telaini presi d'assalto per essere costruiti e a poco a poco riempiti. Passo al nido. Brutta sorpresa: nove telai pieni e colmi di miele e basta! Quindi? La regina deve essere per forza morta, infatti nessun segno di covata. così ho lasciato alcune celle reali (5-6) gia chiuse e vediamo se anche qui le cose si aggiustano. Ho deciso poi di mettere anche il secondo melario facendo questo ragionamento: se nasce la regina e torna, o trova spazio per deporre oppure deciderà di prendere il grosso e andarsene, per cui mettendo il secondo melario io spero che dia ordine di spostare le scorte al piano superiore per avere posto. Sono rimasto letteralmente stupito dal fatto che abbiano riempito tutto il nido di scorte nel giro di una settimana e mezza e con un tempo così schifoso, questo però fa pensare sempre di più al bello della natura e alla sua imprevedibilità. Incrociamo le dita per questa nuova disavventura. 23-05-2019. Ho letto oggi un articolo che parla di uno studio sulla sciamatura. Facendo un brevissimo riassunto, sembra che dove si trova miele, polline, o covata opercolata, la regina non cammini più e quindi non trasmetta più il suo ferormone. Inoltre a causa dell'aumento del numero di api all'interno del nido, la quantità di ferormone pro-capite cominci a calare fino ad essere insufficiente per tutte. Poi il sovrannumero limita notevolmente la passeggia reale e la trasmissione da parte delle api distributrici del ferormone e quindi, tutto questo, sommato al fatto che la regina è stata fecondata da più fuchi (fino a 16 diversi) e che quindi all'interno dell'arnia si hanno fino a 16 famiglie di sorellastre e che quindi geneticamente rispondono in modo diverso tra di loro sia come comportamento e sia come ricezione del ferormone e in aggiunta abbiamo anche la regina che invecchiando perde di capacità ferormonale, ecco che la prima fase della preparazione alla sciamatura ha inizio: deposizione di molti fuchi! Qui il suggerimento è quello di allargare lo spazio mettendo un melario senza escludi regina (per lasciare alle api di salire più facilmente.) Inoltre non togliere telai con covata aperta o nascente o di uova, ma piuttosto quelli gia opercolati magari portandoli sopra nel melario e aggiungendo invece fogli cerei. Se anche facendo questo non sarà sufficiente per una serie di cose ancora poco chiare, ecco che le api decidono di costruire celle reali e mentre inizialmente sembra che non tutte siano d'accordo con la scelta, alla fine succede qualcosa di ancora non chiaro e ci troviamo che tutte hanno deciso che va bene così. 25-05-2019. Premesso il fatto che continua a piovere a parte gli ultimi 2 giorni, il nucleo prosegue ma lentamente, costruito poco, importato poco, covato un telaio pieno e qualcosina in un secondo. Passando alla famiglia invece sono partito positivo vedendo che sono salite anche al secondo melario e dopo aver visitato il nido posso presupporre che stiano spostando sopra il miele. Le celle reali sono sparite tutte ma di covata ancora nessuna traccia, sono preoccupato, tornerò la settimana prossima per vedere se la preoccupazione è reale o meno. 01-06-2019. Visita rapidissima al nucleo, giusto il tempo di vedere che hanno ancora posto da costruire e che la deposizione procede. Nella famiglia ho visto che nei melari c'è ancora parecchio posto e nel nido ho sollevato solo 2 telai, poi avendo visto tutte uova singole , cella per cella, ho deciso di chiudere e aspettare un'altra settimana per avere la conferma che sono api femmine e che quindi il pericolo è passato. 08-06-2019. Visita rapidissima al nucleo che procede bene. Ha costruito qualcosa ma ancora ne ha. Le api sono aumentate in numero. Nella famiglia i 2 melari sono molto ben presidiati e continuano in importazione ma non mi sono soffermato per vedere se e quanto sono aumentati di miele. Nel nido invece ho svolto un controllo sui 8 telai più centrali e sono pieni di covata fresca (uova, larve ai vari stadi) e gli ultimi telai (il 7 e l'8) hanno gia covata opercolata di femmine. Visto ciò ormai posso dormire abbastanza tranquillo e adesso ci si vede a fine mese. 23-06-2019. Stesso periodo dell'anno scorso in cui si sono mostrate aggressive (pensavo per il cellulare in tasca), quella con due melari aveva ancora 2 telaini vuoti da costruire per cui ho subito richiuso, mentre ho messo il melario senza escludi regina nel nucleo nuovo che ormai è ben preso. Nemmeno il tempo di sollevare il copri favo che siamo stati aggrediti da parecchie api incazzate come bestie, in parecchie hanno cercato di entrare nelle maniche, solo una mia ha punto. Tra 2 settimane torno e vediamo di mettere escludi regina. 06-07-2019. Ed ecco infatti che oggi le api erano ritornate calme come non mai. Ho messo il terzo melario nella famiglia sollevando gli altri due gia presenti constatando che pesavano parecchio (penso siano pieni). Poi sono passato al nucleo che ormai possiamo chiamare seconda famiglia, pochissime salite nel melario, forse giusto per pulire un po', per cui senza difficoltà ho messo escludi regina e verificato l'assenza della regina nel melario e quindi chiuso. 07-08-2019. In nucleo presenta ormai da troppo un volo decisamente scarso e così ho deciso di fare una visita, trovando purtroppo che la regina è morta e la famiglia è verso l'estinzione. Ho provato ad inserire un telaio con covata chiusa e uova dell'altra famiglia sperando riescano a tirar su una nuova regina più produttiva. Polline presente e ridotta quantità di miele. Volo di una due api ogni 30 secondi circa. 17-08-2019. Oggi ho fatto verifica dello stato del nucleo. Ho comunque deciso di portare 600 ml di sciroppo zuccherino come aiuto e distrazione, ma sia polline che miele erano sufficienti per le api in essere. L'ultimo telaino portato sono nate praticamente tutte e sembrano in ottima salute. Ci sono 3 celle reali vicine in fase di costruzione mentre una dal lato opposto che verrà chiusa nei prossimi giorni. Adesso lasciamo passare un 15 giorni e poi vediamo cosa succede. 19-09-2019. Dopo i 15 giorni non era cambiato nulla, per cui ho atteso fin ora. Sono partito con la visita al nucleo, il numero di api sembrava ancora molto abbondante, molte erano salite a melario ma non avevano combinato nulla per cui ho tolto il melario e atto visita. Scorte nella media per il loro numero nessun problema particolare per cui ho deciso di prendere un altro telaio dalla famiglia con metà covata opercolata e metà uova e darla come ultima prova nella speranza che nasca una regina nuova. Poi sono passato alla famiglia con i 3 melari e sorpresa, agosto è stato molto caldo e il caldo afoso è durato moltissimo per cui come tutti gli altri apicoltori rilevo anch'io che le api devono aver avuto difficoltà a bottinare. Il terzo melario nemmeno toccato (zero costruzione), hanno invece completamente svuotato il melario più in alto e pulito perfettamente e riempito meglio il secondo melario ma svuotandone 2 telaini. La famiglia è numerosissima e sembra perfettamente sana, scorte in basso in abbondanza e sono perfino riuscito a vedere la regina che sembra in forma. Ho lasciato escludi regina e un melario svuotato con apiscampo. Ci si vede a fine ottobre. 17-10-2019. Intanto ho smielato e fatto riposare il miele per togliere la parte schiumosa che sale rimanendo fermo dopo la smielatura. Infine invasettato. Anche quest'anno 7 kg di miele, ha un profumo intenso e un gusto fruttato. 27-10-2019. Visita sommaria eseguita. Il nucleo purtroppo non si è ripreso ed anzi è diventato fucaiolo, all'interno pochissime api e ormai purtroppo non c'è altro da fare che aspettare il loro declino. Per la famiglia, ho tolto l'apiscampo e controllato il melario che ho trovato vuoto, per il resto sembra che le cose vadano avanti. Ho messo il vassoio per la caduta della varroa e il polistirolo davanti all'entrata dell'arnia, ma ho preferito lasciare il melario anche se vuoto. C'era anche la rete propoli che ho prelevato e pulito ottenendo circa 50 grammi di prodotto. Ora, visto che ho deciso di non fare trattamenti, resta solo da tener controllata la famiglia, che si formi il glomere e che continui a vivere fino alla primavera. 22-02-2020. Quest'anno abbiamo avuto un inverno molto mite, pochi giorni qua e la di freddo intenso, ma gia un gennaio caldo e soleggiato e un febbraio ancora migliore. Difatti gia la settimana scorsa qualche ape in volo c'era, oggi invece si potevano contare circa una decina di api che andavano e altrettante che tornavano e qui al nord e con le api posizionate all'ombra delle piante, è una cosa straordinaria. Quest'anno voglio provare una cosa nuova, mai fatta, ho deciso che la settimana prossima porto un kg di candito (acqua,zucchero,lievito spento) per vedere se riesco ad anticipare leggermente la covata per essere pronti alla fioritura che verrà, lo porto anche perchè la settimana che segue chiama acqua per 2-3 giorni a fila. Inoltre penso di fare il primo trattamento dell'anno 2020 (se ricordate non l'ho fatto a fine 2019, ma forse ho voluto rischiare troppo). Quest'anno come novità proverò anche qualcos'altro di nuovo che ho imparato leggendo in giro sui forum, ma lo vedremo a suo tempo. Altra cosa, pur essendo contrario a farlo, ho deciso che i nuclei sarà meglio nutrirli a dovere fino a che non sono abbastanza forti da andare soli, anche perchè io li faccio di soli 2 telai di api. 29-02-2020. Oggi giornata nuvolosa. Ieri sera ho preparato il candito in forma densa, ma comunque abbastanza liquida (1Kg di zucchero a velo, 100 gr ci lievito spento, 250 gr di acqua). Togliendo il melario che avevo lasciato sulla famiglia, ho subito visto molte api salire a controllare e ben presto si sono alzate in volo di controllo. Comunque, copri favo con molte formiche, melario pulito e in ordine, ovviamente vuoto, quindi l'escludi regina ben bloccato tutto intorno con la propoli, tolto anche quello e ho cominciato la visita telaio per telaio. Guardando dall'alto, i primi 2 telai da sinistra erano vuoti e qualche ape sopra, sul terzo ho trovato una rosa di 10 cm di miele fresco e coperto di api che lo presidiavano, sul quarto pochissima covata e abbastanza api e fortuna mia ho subito visto anche la regina che camminava, messo quindi subito giu, il quinto, il sesto e il settimo presentavano gia più covata, larve e uova anche se solo parzialmente nei telai e c'era un numero discreto di api. Ottavo nono e decimo con buona scorta di miele ma pochissime api sopra. Nel frattempo della visita, ho spruzzato pochissimo ossalico, sia perchè ho notato un 5 varroe nel piatto anti varroa e sia perchè non ho visto segni negativi sulle api. Api di piccola dimensione. Ho deciso di richiudere spostando l'ordine dei telai, ridistribuendo quelli con il miele 2 a destra e 2 a sinistra, lasciato la covata al centro, ma spostando in mezzo i telai nuovi e più all'esterno quelli scuri. Rimesso escludi regina, melario. Ho tolto 3 telaini del melario (quelli di sinistra) ho messo lì il candito avvolto nella carta da forno, strappandone un po' e quindi rimesso il copri favo e chiuso. Ho anche tagliato l'erba, gia che c'ero!. Ho tolto anche il vassoio anti varroa e l'ho portato a casa assieme ai 3 telaini del melario. Ci si vede a inizio Aprile. L'anno prossimo mi devo ricordare di non lasciare più il melario vuoto sopra, è solo lavoro inutile per loro, devo pur sempre controllare lo stato e che non entri nessuno. 04-04-2020. Eccoci con la prima visita nella quale mi aspettavo di vedere una famiglia esplosa in un numero immenso e con celle reali ormai gia chiuse da tempo, anche se devo dire che le ultime 2 settimane sono state fredde e piovose. Nel controllo ho visto subito aprendo che le api erano poche. Facendo il punto della situazione, sono aumentate di numero, ma non ancora sufficiente da presentare il problema della sciamatura. Molti fuchi e un solo abbozzo malfatto di cella reale. Scorte di polline e miele, ma almeno 3-4 telai vuoti e nemmeno covati. Ho deciso così di chiudere dando a loro il nutrimento che era previsto per il nucleo e di rimandare alla prossima settimana la visita e l'eventuale divisione in nucleo. Api pulite e regina trovata velocemente, nessun problema particolare riscontrato. Candito divorato. 11-04-2020. Di nuovo una visita alla famiglia per capire se siamo pronti alla divisione. Il numero di api è aumentato, ma c'è ancora poca covata e poche scorte, nessun segno di celle reali, due soli telai di covata completamente chiusa, poi scorte e covate fresche sparse qua e la in modo disordinato. Viste le uova, ma non la regina. Ho richiuso, mettendo un telaio con solo fili di acciaio togliendone uno vecchio. E' stata una settimana di bel tempo e molto caldo, pensavo meglio, ma vediamo la prossima settimana, intanto ho rimesso nutrimento di stimolazione. Api pulite e calme. 18-04-2020. All'apertura si è visto subito un deciso aumento del numero di api, imbiancamento dei telai gia costruiti e costruzione di un 40% di un telaio messo solo con fili di acciaio la settimana prima. Hanno cominciato a deporre nel melario e nel nido c'è molto miele e polline. Anche stavolta non ho trovato la regina, ma ho visto le uova. Nessuna cella reale, per cui ho deciso di non separare la famiglia nemmeno stavolta. Però ho optato per tirar via due telai da nido covati sopratutto a fuco (al loro posto ho messo un telaio con cera inserita solo sui fili e un telaio costruito al 50% dell'anno scorso), ho messo secondo melario senza nessun telaino sopra il primo melario, così ho inserito nei melari questi 2 telaini e poi nel primo melario ho lasciato i restanti 7 telaini nei quali per altro hanno cominciato a depositare miele. 25-04-2020. Sempre un numero eccessivo di formiche. Nutrimento terminato anche stavolta. Nel melario non ho visto un aumento di deposito miele ma ancora come la settimana scorsa. I due telai da nido con prevalenza di covata da fuco erano parzialmente nati, infatti nel melario molti erano i fuchi presenti, ho tolto questi due telai e li ho messi in una nuova arnia, poi ho tolto il melario vuoto e messo nel melario rimanente i due telaini mancanti ma li ho messi nuovi solo con i fili per farli costruire. Ho proceduto a fare la visita alla famiglia, nella speranza di trovare la regina e celle reali, ma nessuna cella e mai vista la reale, le api stavano bene e non ho notato nulla di strano quindi ho preso altri due telai con covata una chiusa e l'altra metà chiusa e metà aperta con uova e li ho messi nella nuova arnia e speriamo si creino una nuova regina nel prossimo mese. Al posto di questi telai tolti ne ho messi due gia costruiti speranzoso che la regina è rimasta proprio in questa famiglia. Ho chiuso. Poi ho chiuso anche il nucleo nuovo e ho messo nutrimento per dare modo che siano al sicuro per la prossima settimana in vista di 2-3 giorni di pioggia. Api leggermente più agitate, ma non da preoccupare, cosa da notare direi che nutrendole si allevano api molto più mansuete. Tra 7 giorni passerò a controllare che sia abbozzate le celle reali o così spero. 01-05-2020. Oggi mi hanno chiamato per il recupero di uno sciame nei campi. Gia da 3 giorni lo vedevano attaccato alla rete anti grandine, erano le 17:00 quando ho ricevuto il messaggio, ma ho deciso di partire lo stesso pur avendo diverse cose da fare a casa, in fin dei conti una nuova esperienza da provare. Ho raccolto un'arnia, due telai da nido uno con solo filo e l'altro con un pezzo di foglio cereo, poi un vasetto piccolo con 3-4 cm di miele all'interno, affumicatore, materiale per affumicatore, una scatola di polistirolo e la spazzola per le api, una coperta grande, guanti e tuta. Arrivato sul posto ho deciso di provare subito con affumicatore per vedere reazione e appena fatto un po' di fumo, il glomere è parzialmente caduto a terra rialzandosi parzialmente in volo. così ho preso l'arnia e l'ho messa sotto la posizione dove erano attaccate, poi per raccogliere quelle cadute a terra ho messo vicino a loro un telaio che ogni tanto scuotevo dentro l'arnia. Quindi ho preso il barattolo di miele aperto e l'ho messo nell'arnia, parte del miele l'ho strofinato all'interno del legno dell'arnia e sui telai. Quindi ho cominciato prima con del fumo ma senza grandi risultati e più che altro sembrava che le disturbassi solamente. Così ho abbandonato il fumo e cominciato con la spazzola e il contenitore di polistirolo, in pratica, le spazzolavo dentro e poi le rovesciavo all'interno dell'arnia scuotendo il polistirolo e ogni tanto facevo delle pause per lasciarle calmare. Ho continuato così per circa 1ora e 45 minuti con il risultato di rinchiuderle quasi tutte a parte un pugnetto di irriducibili che non voleva saperne di rimanere all'interno, così alle 19:15 circa, ho chiuso tutto, messo in auto, ho coperto l'arnia con la coperta lasciando l'entrata chiusa con l'apposita griglia di chiusura ma senza la coperta sopra per evitare di soffocarle e sono partito per mettere l'arnia così com'era per terra vicino alle altre due che avevo. In tutto il casino che ho combinato, non ho visto la regina, ma posso ritenermi soddisfatto di come è finita! 02-05-2020. Sabato di maggio, visita. Aperto il nucleo fatto l'altra volta per vedere se c'erano le celle reali, ben 6, per cui soddisfatto del loro lavoro ho tolto altri due telai vecchi e messo due telai nuovi da costruire con pezzi di foglio cereo sui fili. Ho messo sopra i telai due fogli di giornale sottile e fatto qualche foro (4-6) qua e la. Presa l'arnia dello sciame recuperato, sganciato il fondo antivarroa, con la leva l'ho separato dal nido e messo sopra il nucleo con l'entrata in senso opposto. Accorgendomi che i piedini di incastro che si usano per posizionare il melario sopra il nido davano fastidio e non permettevano il posizionamento orizzontale dello sciame recuperato, con una cagnetta da idraulico ho piegato le ali di quelli dietro l'arnia che stava sotto (quella con il nucleo). Ecco che così l'arnia con lo sciame è andata a posto. Ora la situazione è che in circa 2-5 giorni, le api dovrebbero consumare il fogli di giornale e venire a contatto tra loro senza lottare e uccidersi, ma imparando a convivere come una sola famiglia, inoltre avendo poi aumentato il numero di api e messo altri 2 fogli cerei in piena fioritura, dovrebbero essere occupate a costruire e quindi a lavorare assieme e qui se lo sciame recuperato ha la regina, forse eliminano le celle reali o forse no, mentre se non hanno regina, allora si uniscono e aspettano la nascita della nuova. Inoltre avendo messo l'arnia dello sciame recuperato con l'entrata al contrario rispetto all'altra, evito uno scontro tra i due nuclei, si perchè nella parte bassa dell'arnia superiore, una parte non viene a combaciare con quella sotto creandosi uno spazio aperto dal quale le api hanno cominciato ad uscire e orientarsi e dal quale posso andare e tornare per bottinare per la prossima settimana, libere e spero, felici. La soluzione migliore sarebbe stata di mettere un doppio melario e al suo interno i telai dello sciame recuperato, così erano chiuse per bene, ma quando ho provato a sollevare il coprifavo del nucleo recuperato, ho potuto vedere che le api si erano raccolte in glomere non nei telai, ma proprio sul coprifavo, poi ce n'erano molte all'interno dell'arnia sparse qua e la e le avrei dovute spazzolare facendo solo casino, così ho optato per questo metodo che spero mi dia un risultato ottimale ugualmente. Fossero state tutte attaccate al coprifavo, avrei potuto mettere due melari e scambiato il coprifavo dell'arnia inferiore con quello superiore. Comunque così è andata, chiuso e messo nutrimento che potrebbe non essere necessario, ma per quest'anno ho deciso di cambiare strategia, per vedere se sono più docili e forti. Poi sono passato alla famiglia dove ho solo alzato 2 telai da nido centrali per verificare uova, appena viste ho chiuso mettendo secondo melario e qui ci si rivede a settembre, con qualche sbirciatina veloce ai melari, ad ogni modo per il momento sono vuoti e ancora 2 telaini da costruire. 09-05-2020. Visto che ho dimenticato la rete propoli la volta scorsa, ho cominciato con la famiglia. Tolto il tetto e ribaltato il coprifavo mettendo prima la rete per la propoli e quindi chiuso subito. Sono passato ai due nuclei uniti e qui .... Da subito ho visto che ancora le api messe sopra, entravano da sotto/dietro l'arnia e speravo non fosse più così ma non credo sia un problema, impareranno la nuova entrata davanti. Appena sollevato il coprifavo ecco che invece di avere divorato il giornale, lo avevano solo aperto sul lato a sinistra e avevano costruito bene tre piccoli favi nuovi purtroppo attaccati al coprifavo e c'erano molte api ancora a presidiare e lavorare. Per cui ho agito togliendo l'arnia sopra e mettendola a terra e ho proseguito con la visita al nucleo in basso che ora chiameremo nido principale. Niente covata e le celle reali tutte aperte sulla parte in fronte dove nasce la regina, nessuna bucata lateralmente per cui ho presupposto che siano nate e per il momento credo siano in volo per la fecondazione (speriamo bene perchè domani sole e poi 3 giorni di pioggia con temporali forti). Molte api presenti e ancora un minimo di residuo di covata chiusa. Ho deciso quindi di togliere il giornale, poi ho preso il coprifavo con i favi costruiti e li ho fumati sopra il nido principale, come ho imparato durante la cattura, ecco che si sono staccate cadendo rovinosamente dentro, poi con la leva ho staccato i favi ancorati, sempre sopra il nido. A questo punto ho portato via il superfluo e ho spazzolato le api residue dei suddetti favi e li ho portati via. Quindi ho messo anche se non serviva l'escludi regina e poi chiuso. Quando ho finito di cambiarmi, ho voluto ammirare (l'avessi fatto prima) i favi sequestrati, magnifici e che ci ho trovato? Uova, erano posizionate una sola per cella ma cadute e non dritte, per cui almeno di 2-3 giorni. Ora le domande vengono spontanee: la regina era rimasta sopra? è mai scesa? l'avrò persa? se è nel nido, la uccideranno? se non la uccideranno, quando torneranno le altre cosa accadrà? sciamatura o convivenza o lotta per la più forte?. Qui lascio fare alla natura e io tornerò tra 1 settimana per vedere se c'è deposizione e per mettere il melario, intanto ho lasciato l'ultimo nutrimento in vista dei temporali. Nel nido almeno 2 telai di miele e buona presenza di polline. Sono tornato a vedere la riunione dopo 30 minuti per vedere se le api radunate nella parte posteriore erano ancora lì, ma il grosso sembrava aver gia capito che l'entrata era cambiata. Bene! 16-05-2020. Visita al nucleo con la (quasi) certezza che la regina è stata accettata e ormai avrà senz'altro deposto ovunque, ma con la mia solita fortuna ecco che scopro assenza completa di covata segno che l'hanno eliminata di sicuro. Peccato! Completo la visita per vedere se trovo una delle regine nate che magari stanno camminando anche se non pronte per covare, ma niente, le api sono molte e calme, ma non vedo nessuna reale. Dubbioso sul mettere un altro telaio di covata o meno, decido di metterlo, per cui ho proceduto in questo modo. Ho tolto un favo da costruire e ho lasciato libero uno spazio in centro al nucleo, quindi ho aperto la famiglia ho prelevato un telaio dal mezzo e cercato la regina, la fortuna vuole che il telaio preso in mano fosse proprio uno covato quasi completamente a fuco e con una rosa di miele e polline, così dopo aver verificato che nel basso ci fossero delle uova e c'erano, ho inserito questo nel nucleo (dovrò ricordarmi di spostarlo ai lati verso fine stagione in quanto la maggior parte delle celle sono larghe e meglio metterci miele che non fuchi). Chiuso tutto, ma prima ho verificato i melari messi e hanno ancora del miele depositato nel primo melario ma sempre pochissimo, mentre il nucleo è imbiancato in modo eccellente. Ora penso di tornare tra un paio di settimane solo per il nucleo, così se trovo covata, tiro un sospiro di sollievo e posso dormire abbastanza tranquillo, mentre se trovo una cella o più chiusa, allora devo sperare in una nuova e ultima chance! 29-05-2020. Su cosa vogliamo puntare? Ovvio, la fortuna non era dalla mia nemmeno stavolta e nemmeno l'ombra di covata, nido pieno di scorte e api in calo di numero, ormai oziose. Unica bella notizia, 3 celle reali, molto brutte direi da vedere, mal formi e piccole, ma questo è tutto ciò su cui posso sperare per ora. Erano chiuse e ormai questa settimana dovrebbero aprirsi, speriamo in una regina che torni sana e che nonostante il tempo perso, il nucleo si riprenda e recuperi. Ora disturbarle ulteriormente non ha più senso, da costruire ce n'è, il melario c'è, per cui entro fine giugno se vedo che il volo aumenta saprò che la regina c'è, se vedo che cala fino a fermarsi, l'anno è perso. 01-07-2020. Il nucleo è morto, peccato perchè la regina era nata e tornata e aveva pure cominciato a deporre, ma probabilmente per mancanza di api, non sono riuscite a riscaldare la covata che quindi non è nata. Anno perso. Ho voluto dare un'occhiata al melario più in alto della famiglia che invece ha sempre presentato un volo molto assiduo e costante ed è gia una settimana che si sono aperti campi di girasole e ancora devono aprirsi. Ricordo che per esperienza siamo nel periodo dell'anno (per dove mi trovo io) in cui solitamente le api sono molto aggressive, difatti sono a mala pena riuscito a togliere un telaino che subito sono stato aggredito da parecchie, per cui, vedendo che il più esterno ancora era parzialmente da costruire, ho lasciato e chiuso. Ci si rivede a inizio settembre! 12-09-2020. Ero andato a ritirare i melari e nuova sorpresa. Nelle vicinanze dell'arnia ho visto un calabrone (quelli gialli e neri) morto, preoccupato , ma non molto in quanto il volo non è mai mancato, ho proseguito nell'aprire l'arnia. Melari completamente vuoti e nemmeno terminati nella costruzione. Una moltitudine di api tagliate a metà ancora incastrate nell'escludi regina, il numero di api vive è sufficientemente elevato, ma non come dovrebbe essere una famiglia in questo periodo. Gia sono contento che se la siano cavate e rimaste vive. Ok, anche questa come esperienza, non ci voleva, ma la natura è così!. Ho messo un po' di nutrimento in forma di candito (500 gr circa) e ho chiuso lasciando un solo melario e portando via l'altro. A dicembre per sicurezza tornerò a fare una visita rapida e porterò altro nutrimento di scorta. 07-11-2020. Le giornate sono ancora calde per la stagione, ci sono ancora diverse giornate di sole, ma il volo è praticamente assente e la cosa mi preoccupa, così ho deciso di fare una visita anticipata. Ahimè, la famiglia è stata decimata, ancora una volta api fatte a pezzi e questa volta nessuno è sopravvissuto, c'erano anche vespe vellutine all'interno e di tutto è rimasto solo un po' di polline. Decisamente non sono fortunato.