Il filetto viene richiesto per unire più particolari tra loro in modo che possano essere montati o smontati a bisogno.
Può essere eseguito sia esternamente che internamente. Esistono numerose tipologie di filetto e giusto per elencarne qualcuna: metrico e metrico fine, withworth, gas cilindrico, gas conico, npt, nptf, un, unef, trapezoidale, ecc ecc. Ognuno di queste tipologie è creato appositamente per eseguire un determinato tipo di accoppiamento e si distinguono gli uni dagli altri per alcune principali caratteristiche: passo, angolo di profilo delle creste e conicità. Vediamole .... Quando si parla del passo del filetto si parla in sostanza del passo dell'elica ossia il valore della distanza che c'è tra una cresta e un'altra. Quando invece parliamo di angolo delle creste ci riferiamo all'angolo sottointeso dai due segmenti di punta che formano la cresta. La conicità di un filetto se c'è, è semplicemente l'angolo con cui viene tornito o anche solo creato il filetto sul pezzo. Alcuni filetti con per esempio NPT, richiedono infatti una conicità precisa per avere poi nella pratica un accoppiamento preciso per una lunghezza precisa. Altri termini li potete vedere il foto sicuramente più espliciti. Mi soffermo però un attimo sui tre tipi di diametro che designano il filetto: D.interno, D.esterno, D.medio. Questi tre diametri devono essere ben chiari perchè quando avremo bisogno di programmare il filetto dovremo consultare delle tabelle non sempre chiare, ma che solitamente riportano dati essenziali affinchè noi si possa calcolare i valori che ci servono. Nell'esempio illustrato si vede un filetto esterno e in questo caso si parla di diametro esterno indicando il diametro di tornitura cilindrica (o conica se sarà indicata la conicità) che dovremo fare con l'utensile tornitore prima di entrare con l'inserto filettatore. Il diametro medio effettivo è il diametro di una superficie cilindrica immaginaria che taglia la filettatura reale in modo che la larghezza del vano sia la metà del passo di base, ma a noi non serve ricordare questo a memoria ma solo tenere presente che esiste e cosa si intende. Per ultimo il diametro interno che in pratica lo possiamo definire come il diametro di arrivo dell'inserto nel mentre esegue il filetto.
Una filettatura può essere eseguita destra o sinistra, il che indica semplicemente il verso di avvitamento : destra (orario), sinistra (antiorario). Inoltre può essere eseguita con un'unica elica o più dette anche principi. Il vantaggio di eseguire un filetto a più principi, consiste nel diminuire il tempo di avvitamento. Basti pensare ai tappi delle bottiglie in plastica che con mezzo giro si mette e con mezzo si toglie. Se parliamo di filettatura interna ovviamente i termini dei tre diametri rimangono gli stessi solo che il diametro interno è quello di tornitura e quello più esterno è quello di fine esecuzione filetto. Non voglio soffermarmi troppo a parlare di tutto ciò che riguarda il filetto e della sua storia per cui passo direttamente a parlare della costruzione del filetto.
Per generarli dovremo innanzitutto tornire il diametro alla misura indicata a tabella. Poi possiamo scegliere tra utilizzare una filiera, un maschio, un inserto o ancora una fresa a pettine. Parlando di tornio è raro pensare di montare una filiera con un porta filiere adatto e usarlo per generare il filetto, solitamente si usa uno degli altri metodi. Il più utilizzato sicuramente è l'uso del maschio o dell'inserto, mentre per la fresa a pettine sarà necessario possedere la macchina che ci permette di farlo. Ma facciamo un esempio pratico: dobbiamo eseguire un M40x2 esterno. Sappiamo che è metrico e che il passo è 2. Detto ciò torniremo il pezzo a misura 40mm e poi programmeremo la macchina in modo opportuno al fine di creare il filetto; Se fosse stato un M40x2 interno? Allora avremmo tornito il foro a diametro 38mm e poi eseguito il passaggio di filettatura.
Fare un filetto esternamente di solito non da complicazioni in quanto il truciolo se ne va sempre all'aria durante la fase di stacco e di ritorno al punto iniziale, mentre è cosa ben diversa per la filettatura interna. Se abbiamo un foro grande allora di solito non si hanno problemi ma se il foro comincia ad essere troppo vicino al diametro del bareno che usiamo per filettare e se poi abbiamo anche un foro cieco, ecco che le cose cominciano a complicarsi. Difatti in un caso del genere il truciolo non riesce a fuoriuscire dal foro e rimane interno al pezzo e il movimento del bareno che da fuori entra non aiuta in quanto tende a premere il truciolo all'interno addossandolo contro il materiale e creando pian piano una sorta di muro pericoloso (in quanto sempre ferro è). L'esperienza insegna vari modi per evitare questo muro o per far si che sia fatto di truciolo soffice e non troppo rigido. E' anche vero che si potrebbe filettare da dentro a fuori per portare fuori il truciolo e tal volta la cosa funziona, ma il problema rimane per i materiali più rognosi quali per esempio Fe360, 430 e 510 o leghe di ferro prive di carbonio (se poi sotto forma di tubolari .... uff ....).